La mostra «E Sciascia che ne dice?» Omaggio a Leonardo Sciascia e Mino Maccari, a 30 anni dalla morte, fa parte del ciclo “Le Passioni di Sciascia” ed è stata inaugurata in occasione del Premio Leonardo Sciascia Amateur D’estampes.
Il premio, ideato nel 1998 da Francesco Izzo e Gian Franco Grechi e promosso dall’associazione Amici di Leonardo Sciascia insieme alla Civica Raccolta di Stampe “A. Bertarelli”, è un concorso internazionale, a cadenza biennale, istituito per ricordare l’attenzione riservata dallo scrittore Leonardo Sciascia all’incisione originale d’arte.
Il 7 febbraio si è svolta presso la Sala della Balla del Castello Sforzesco di Milano, la cerimonia di premiazione delle 3 opere finaliste e delle 3 menzioni speciali della giuria:
1° premio: Stefano Luciano, Furbizia che genera sgarbo, 2017; 2° premio: Sayuri Nishimura, Stepness of Daying, 2017; 3° premio: Elisabetta Diamanti, Animus Re - Signum, 2017;
3 menzioni speciali della giuria a pari merito: Devorah Boxer, Retenue II, 2012; Mehdi Darvishi, The end of the game, 2017; Gérard Diaz, Le passage, 2017.
Per questa edizione sono state presentate ventinove opere, eseguite da artisti provenienti da quindici paesi. Tutte le incisioni sono esposte, dal 9 febbraio al 29 febbraio 2019, presso i nuovi spazi espositivi della Fondazione Federica Galli, artista lombarda, già componente della Giuria del Premio Sciascia, che fu particolarmente apprezzata da Leonardo Sciascia. Tutte le opere entreranno infine a far parte del patrimonio della Civica Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” di cui gli Amici di Sciascia sono divenuti nel tempo assidui donatori, meritandosi da 2004 il riconoscimento di Benefattore della città di Milano.
La mostra è dedicata all’intenso rapporto di amicizia intercorso tra lo scrittore siciliano e l’artista toscano e organizzata dal Comune di Milano (Direzione Cultura – Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici) – Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” in collaborazione con l’Associazione Amici di Leonardo Sciascia.
La rassegna, curata da Giovanna Mori, con Carlo Catturini e Ilaria Torelli, raccoglie disegni, incisioni, fotografie, libri, riviste, pagine di diario e ancora lettere e altri fogli inediti, rari e dispersi, per la prima volta disposti in un percorso che aiuta a ricostruire, a trent’anni dalla scomparsa, l’amicizia tra due eretici ed eccentrici narratori, ciascuno a suo modo, del nostro Novecento: Mino Maccari (Siena 1898 - Roma 1989) e Leonardo Sciascia (Racalmuto 1921 - Palermo 1989). Completa la mostra una selezione di sedici opere di Maccari presenti presso la Raccolta, acquistate dal Comune di Milano tra il 1950 e il 1961, che vogliono offrire un significativo campionario della vastissima produzione grafica dell’artista, condotta a termine negli anni immediatamente precedenti la nascita dell’amicizia tra Maccari e Sciascia. La mostra è accompagnata dalla plaquette-catalogo «E Sciascia che ne dice?». Il catalogo è questo, a cura di Francesco Izzo per gli Amici di Sciascia (Leo S. Olschki, 2019, collana “Smara”,1) con scritti di Leonardo Sciascia e Mino Maccari, e gli interventi di Luigi Cavallo, Fortunato Grosso, Francesco Izzo, Giovanna Mori, Marco Vallora. Il catalogo sarà disponibile in vendita.
La mostra, inaugurata il 7 febbraio, è stata prorogata fino al 3 maggio 2019
Sala Conferenze della Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli”
Orari: 9-15 lunedì - venerdì; sabato e domenica chiuso.
Apertura straordinaria della mostra in occasione di MuseoCity 2019 nei giorni venerdi 1, sabato 2 e domenica 3 marzo, dalle 9 alle 17,30. Ingresso libero
Per informazioni
Raccolta Bertarelli - tel. 02.884 63660/67778
E mail: [email protected]