Goya, Il sonno della Ragione genera mostri

Francisco Goya Y Lucientes, Il sonno della Ragione genera mostri, acquaforte e acquatinta, fine XVIII secolo ??

Tavola 43 della serie di 80 stampe intitolata Los Caprichos, Capricci, l’opera è un esemplare di secondo stato, una prova di tiratura tarda con la scritta illeggibile. Alle spalle dell’artista addormentato sul suo tavolo da lavoro, si scorge una minacciosa turba di animali notturni, gufi, pipistrelli, un gatto e una lince. I Capricci di Goya, incisi dopo il 1797 e pubblicati in volume nel 1799, sono opere enigmatiche, riconducibili a tre tematiche dominanti, una satira violenta per denunciare i vizi degli uomini e della società, motivi erotici e stregoneria, intesa come tendenza demoniaca e ispirazione primitiva opposta alla ragione. Secondo alcuni studiosi Goya utilizza un linguaggio allegorico per sfuggire alla censura. La scelta per questa composizione di animali come il gatto, segno di lussuria e pigrizia, e della lince, fornita di una vista acutissima in grado di seguire la luce anche attraverso le tenebre, sembra confermare l’ipotesi.