Giuseppe Maria Mitelli, Il mondo è per lo più gabbia di matti, acquaforte, 1684
La stampa, inventata dallo stesso Mitelli, che illustra in alto il titolo in forma di rebus, rappresenta una gabbia fittamente abitata da personaggi vari. Sulla gabbia, in alto, siede la Fortuna. Dentro la gabbia sono i molti che, come narrano le due quartine in basso, hanno variamente perduto il senno. Tra questi il pittore si raffigura ben due volte, in alto a destra mentre dipinge e in basso a destra mentre, con una gabbietta di uccellini legata alla cintura, sembra colpire un turco ai suoi piedi. Si tratta di un ironico riferimento alla serie di incisioni intagliate dal Mitelli contro i Turchi che avevano invaso Ungheria e Austria. Al centro della composizione, in alto, una donna si dondola, sotto la parola VANA. Più in basso, un astronomo scruta il cielo, alcuni uomini gozzovigliano, altri compiono azioni varie, uno addirittura un omicidio. Un uomo tiene in mano una bandierina con scritto VEN’E’ PER TUTI. Il tema della follia ricorre nella stampa popolare, una stampa comprensibile a tutti e molto apprezzata. La Raccolta Bertarelli possiede un cospicuo fondo di stampe del Mitelli, circa 470.