Bruno Munari, Coria Pirelli, manifesto, 1953
La composizione, tutta giocata su due segni concreti come un paio di suole stilizzate e il disegno di un labirinto, sembra una composizione astratta. Le due suole gialle, orme di qualcuno, contraddicono il simbolo e la funzione del labirinto, elemento che intriga e imprigiona. Non ne seguono il percorso angoscioso, ma lo calpestano, lo mettono fuori gioco. Il manifesto ha un forte impatto visivo e comunicativo, evoca infatti la suola come un oggetto tanto potente da dominare qualunque strada. Munari, grande protagonista del design e della grafica del XX secolo, parla per immagini del prodotto senza mostrarlo.